Il gruppo si esibisce in Sfilate, danze e canti popolari e rappresenta spettacoli di Commedia dell'Arte al chiuso e all'aperto. (info: Renato - tel. 0345.41198)
- Verissima istoria de l'Arlechìn che de Önida 'l s'en va a Venéssia per fàghela a la fam | |
- A pansa piena gh'è piö göst: zuppa per tutti e un premio a chi, tra il pubblico, saprà essere Arlecchino | |
- Selvadego de natüra, magistro de fatüra, ovvero la sapienza dell'uomo selvatico | |
- Du padrù per do' paghe ...e gratacó assé per öna morusa |
Alcuni componenti del gruppo, particolarmente appassionati del ballo tradizionale, curano anche la sezione Folkinvalle, con lo scopo di avvicinare la gente a questo genere di danze e creare momenti di aggregazione e divertimento. Propongono corsi di danze popolari dal mondo ed animano pubblici intrattenimenti nel corso dei quali si da la possibilità agli intervenuti di apprendere ed interpretare coinvolgenti coreografie di piazza.
info: Rina e
Mario - tel. 0345.42077 -
rina.zuccali@gmail.com
Cati -
damianiareadonna@hotmail.it
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Lo Spettacolo:
Arlecchino da Oneta a
Venezia ...ovvero "per fàghela a la
fam"
Commedia dell'Arte su canovaccio di Eliseo Locatelli.
Musiche del folclore alpino raccolte e interpretate da Piero Zani (piffero, organetto, baghèt), accompagnato da Laura Massobrio (fisarmonica) e Davide Gamba (chitarra).
Danze di gruppo e di coppia suggerite da Rina Zuccali e Caty Damiani.
Durata: un’ora e venti minuti. Si rappresenta in piazza o in teatro. Pedana: mt. 8 x 8. Presa di corrente: 4 Kw, 220 V.
Sequenza dello Spettacolo
Arlecchino… e chi può trarlo da ataviche saghe se non il sortilegio di un mago, misterioso e beffardo quanto lui nel giostrare i segni augurali di ogni incerta sorte. |
Consacrata è la scena e, da lontano, grave e profonda risuona l’eco del corno, presagio dei nuovi eventi. |
Prenderanno corpo al tremulo bagliore delle maschere, dal volto ora triste, ora lieto, come alterno e incerto si avvicenda il destino che attorno a noi si compie. |
E a rappresentarlo sulla scena come nella vita ecco i commedianti, dietro al carro che li sospinge tra generazioni e genti diverse. Balordi e strani, come di lor si dice, e pur mirevoli perché unici e audaci nel palesar quei segreti inganni dietro a cui si celano bugiardi e tiranni. |
S’annunciano con un bando che di Arlecchino proclama la storia vera e degli Zanni suoi pari, esuli affamati dalla terra natale che per miseria più non li sostiene. |
Di esauste fatiche pubblico è l’incanto intorno al desco che offre un magro pasto, neppur capace di ripagar a modo ogni sofferta e laboriosa giornata. |
Sopravviver forse si può, sol che “selvadego” inasprirsi si voglia per temprarsi agli stenti come invincibil homo cui si sottrae però ogni gradevol agio. |
Ma pur così m’arriva a ghermir la morte se fermo resto in balia dei suoi strali. Meglio altrove provar da disperato che qui soccomber rassegnato. |
Via dunque dalla miseria che di cupe visioni rattrista il cuore. L’anima porterò con me della mia terra e i colori accesi del suo manto che voglio impressi nel mio stampo. |
A Venezia finalmente che per miracol dalle acque sorge
non si farà posto ad altra meraviglia?
tra gli Zanni che gli fanno corona. Coglierà il clamore di piazze e corti chi prima sentiva solo il languor dello stomaco a digiuno. |
Ma intanto a strepitar è Pantalone, che ai soldi pensa che lo fan padrone. I servi incalza il ricco mercante, perché bando ai sogni e pensino piuttosto ai suoi bisogni. |
Sete regali: il suo patrimonio; in balìa ahimè di serve “insemenìe” che degli Zanni sono degne compagne. Perciò di lor fa poco conto, sol che per Colombina non sospiri un vezzo ardito per cui rimpiange invano il tempo che già gagliardo fu. |
E ai miseri Zanni che resta?
come un tempo nelle aie di casa usava la gioventù smaniosa d'intrecciar passioni e desideri. |
Ma qui da casa siam lontani e poca baldanza s'ha da esibir se già i nobili di ricche vesti adorni vogliono esclusivi i loro ritrovi. |
Troppo compite son le chiaranzane che muovono i nobili cortei, stringersi invece gli Zanni si vogliono quando al ballo invitan le compagne, sì che crescano amorosi sensicui il piacer darà prove sicure. |
Anche la festa ormai finisce e al pensier che domani nuova usura incombe convien rappezzare ancora gli abiti sdruciti, che di più colori ormai sono guarniti. |
Quasi ridicol foggia sembrerà tal veste a chi dabbene si figura ben altro decoroso manto. Non così per noi, che di necessità usiam far nostro questo variopinto ordito, caldo come i colori della terra avita, pregno di sospirate attese come sempre l’arcobaleno dopo la tempesta. |
Proprio da qui nascerà Arlecchino, che l’animo farà balzar sui palchi a dir di sé e delle altrui commedie, lui che rischiava di scomparir sommerso sotto l’onusto peso di gravi fardelli. |
Davvero i teatri a lui si apriranno a gara se anche il nostro cuore gli sarà vicino sì da balenargli ingenue illusioni che diano luce ad ogni divenire. |
Lo spettacolo: "A pansa piena gh'è piö göst"
Zanni e pubblico impegnati in danze e balli popolari di tutto il mondo, Arlecchino li aiuta a ...mangiare
Mentre gli Zanni si aggiustano alla meglio per lo spettacolo imminente, Arlecchino fa piuttosto la ronda al grosso pentolone dove ribolle una zuppa che si fa sempre più saporita. E infatti al momento di andare in scena si scopre che Arlecchino è sparito, e con lui una buona dose di zuppa. Basta, è ora di dargli una bella lezione. Facciamogli vedere che non è poi così indispensabile come si crede e può essere sostituito da chiunque abbia voglia di mettersi la maschera. Ci sarà pure tra il pubblico qualcuno che vorrà guadagnarsi il gustoso salame che doveva ricompensare la sua fatica. Comincia così una sfida aperta tra chi vorrà cimentarsi nella parte del miglior Arlecchino. E naturalmente, a dar man forte ai candidati ci saranno gli Zanni, i cui consigli però non sempre risolvono al meglio la situazione. Ma, come si dice, tutto quanto fa spettacolo… e, tra balli, giochi ed arguti battibecchi qualcuno si scoprirà attore applaudito e premiato. Con la pancia piena sarà comunque Arlecchino a rifarsi vivo per riprendersi la scena e dividere con tutti la sua zuppa saporita. |
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Lo Spettacolo:
"Du padrù per dò paghe e
gratacó assé per öna morusa"
Sulla falsariga del canovaccio che guidò Goldoni nella stesura del "Servitore di due padroni"
N.B. Disponibile su prenotazione di 60 gg.
Folkinvalle esprime la voglia di stare assieme in allegria, riscoprendo il ballo come comunicazione immediata ed istintiva di una socialità che vive di contenuti attuali, ma ha profonde radici lontane. Gli animatori del ballo possono essere in costume, in maschera o in borghese, secondo le circostanze, ma il risultato è sempre uguale: il pubblico non sta a guardare, ma diventa partecipe delle danze. Se l'occasionale divertimento di una serata volesse poi aprirsi ad un maggior approfondimento dei più interessanti balli tradizionali del mondo, non resta che prender contatto per frequentare un corso specifico. |
info: Rina e Mario - tel. 0345.42077 - rina.zuccali@gmail.com Cati - damianiareadonna@hotmail.it |